Il primo suono che ho sentito è stato il cuore di mia mamma. Quello, e il fischio del vento tra le foglie del gelso (il gelso che hanno piantato proprio di fronte al nostro giardino e che per ora è solo un arbusto). In quel primo ricordo devo avere circa una settimana di vita. Mio fratello dice che è impossibile, che le persone iniziano a conservare i primi ricordi quando hanno tre o quattro anni. Ho un orecchio e una memoria privilegiati, gli dico. Ti inventi sempre tutto, mi risponde. Abito in una città che si chiama Temuco. Dopo il successo della raccolta poetica Il segreto delle cose, María José Ferrada torna, tradotta da Marta Rota, per raccontare la propria infanzia cilena con la delicatezza e l’intensità che la contraddistinguono.

• Topipittori | Italia 2019 | ISBN 9788833700236 | 104pág



Un albero, una gatta, un fratello
Un albero, una gatta, un fratello
Un albero, una gatta, un fratello


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